Emblema per eccellenza della capitale dell’Impero bizantino, la Basilica di Hagia Sophia, nel corso dei secoli, ha affascinato visitatori, emozionato fedeli, sedotto invasori. Fondata nel 360, ricostruita nel 532, trasformata in moschea nel 1453, in museo nel 1935 e nel 2020 nuovamente in moschea, la Megale Ekklesia è testimone d’eccezione di Costantinopoli e Istanbul.
L’imponente architettura fu da subito studiata sia in relazione al complesso rito liturgico che all’apertura al trascendente, favorita dalle molteplici finestre che, nei giochi di luce, creano suggestioni mistiche di grande effetto.
Il programma iconografico, ai tempi dell’imperatore Giustiniano, fu volutamente sobrio e non figurativo.
I successivi mosaici, molti dei quali ricoperti in epoca ottomana, oltre a celebrare la storia salvifica, raccontano quella «sinfonia dei poteri» tipicamente bizantina.